I Neroazzurri raccolgono solo un punto al via del mare, ma nulla è perduto!

Tra polemiche e una prestazione che di certo non ha esaltato, i Neroazzurri escono ...


Tra polemiche e una prestazione che di certo non ha esaltato, i Neroazzurri escono dallo Stadio Via del Mare con un solo punto che scoraggia un po' il testa a testa con la Juventus e preoccupa per l'avanzata bianco celeste che ora è a solo -2 e che vincendo il recupero contro il Verona potrebbero scavalcare i nostri.

Il vantaggio nerazzurro, messo a segno dal giovane Bastoni pochi minuti dopo esser entrato in campo al posto di Godin, viene vanificato dalla rete di Mancosu che arriva 6 minuti dopo. Gara di sofferenza per l’Inter che appare scarica e poco motivata contro un Lecce che ha passato gran parte dell’incontro arroccato nella propria area a guardia di Gabriel. Pochissimi varchi concessi ai Nerazzurri, nessuno spunto, anche Lukaku e Lautaro poco brillanti, qualche incrocio un paio di duetti, ma nessuno incisivo, nessuno pericolo, nessuno capace di dare la sterzata ad un incontro che avrebbe necessitato di maggiori intuizioni da parte dei solisti dell’Inter.

Si inneggia allo scandalo per gli errori arbitrali di Giacomelli, in primis il goal non convalidato a Lukaku, poi il giallo a Barella e il rigore concesso al Lecce (giustamente annullato dopo la revisione al Var); colpa dell’arbitro? possiamo affermare che in parte Giacomelli ha commesso errori importanti, ma se l’Inter non è riuscita a battere il Lecce non si può appellare solo alle amnesie del direttore di gara.

Come spesso succede sui social, qualcuno deve essere messo alla gogna. Sotto accusa questa volta è finito, aggiungerei ingiustamente, il tecnico Antonio Conte: c'è chi punta il dito per il suo metodo di gioco ormai antiquato sostenendo a gran voce la necessità di un cambiamento per poter vedere un “bel calcio”, qualcun altro invece pone luce sul pressing asfissiante che caratterizza le squadre del tecnico salentino, reputando normale un calo fisiologico dovuto ad una rosa sicuramente contata.

A parer mio è assurdo criticare il mister e la squadra; Conte aveva a più riprese già sostenuto che per poter dare continuità e risultati ci sarebbe stato bisogno di una rosa più ampia, con giocatori che possano intercambiarsi senza stravolgere gli schemi di gioco. Ai ragazzi invece non si può recriminare mancanza di impegno e determinazione. Il salto di qualità non può avvenire di certo in pochi mesi e ricordiamo che i 7 punti in più dell'anno scorso non sono un caso, ma la prova che già del lavoro, e non poco, è stato fatto.

Nulla è perduto, però. Testa bassa e concentrazione massima per il prossimo match in casa contro il Cagliari di Nainggolan e João Pedro. Sempre Forza Inter!


Nicola Bruno