Partita a porte chiuse, spettacolo dimezzato e sconfitta amara. Una domenica sera non all'altezza ...
Partita a porte chiuse, spettacolo dimezzato e sconfitta amara. Una domenica sera non all'altezza delle aspettative. Una partita che forse meritava sorti migliori, che però tutto sommato ha visto una Juventus in gran forma, soprattutto dopo l'1-0.
Dopo settimane di rinvii e polemiche, alla fine si è giocato. Un weekend di calcio assurdo, un Derby d’Italia mai visto. Si poteva arrivare in un milione di modi al calcio d’inizio di questa sfida scudetto, ma si è scelto quello più contorto, snervante e umiliante per i milioni di tifosi in tutto il mondo che si sono dovuti sorbire un tetro teatrino, un circo mediatico che non sembra avere fine. Servono decisioni forti e dirigenti che sappiano come traghettare il calcio in uno dei momenti più critici del dopoguerra italiano.
Purtroppo quella che doveva essere la prova di maturità, la sfida decisiva per i nostri è diventata una cena indigesta che ha lasciato l'amaro in bocca. Ora il sogno scudetto è davvero lontano: servirebbe un miracolo anche perché Juve e Lazio sembrano non voler perdere colpi. La partita, che è stata ben gestita fino al gol di Ramsey, ha messo in evidenza tutte le nostre lacune soprattutto per quanto riguarda la prova di carattere. Come ha giustamente detto mister Conte, i Nerazzurri devono ancora crescere dal punto di vista del carisma. Non c'è stata alcuna reazione dopo il gol del vantaggio bianconero, soprattutto in virtù del fatto che è arrivato nel nostro miglior momento, proprio quando stavamo iniziando a costruire un buon gioco nella trequarti avversaria con palla a terra e almeno 4 uomini in attacco. La squadra si è abbattuta e nessuno in campo ha dimostrato di essere un vero e proprio "capitano". Sono rimasto molto amareggiato da questo atteggiamento. Il Corriere dello Sport, molto severamente, dice: “Un gol e la sua squadra si spegne. Senza grinta, senza rabbia, senza idee se non quella di Eriksen che, in un’Inter del genere, non può restare fuori per un’ora intera. Non trova alternative al suo consueto sistema e si butta sulla difesa a 4 solo sullo 0-2. Intanto Juve e Lazio se ne sono andate…”.
Il migliore dei nerazzurri è stato sicuramente Samir Handanovic, che ha dimostrato quanto sia importante per questa squadra. Questo a dimostrazione del fatto che non è stata una partita che siamo riusciti a gestire. I bocciati invece sono tanti, ma spicca ovviamente l’uomo più atteso: Romelu Lukaku, colpevole di una prestazione a dir poco anonima.
Per il resto, poco da aggiungere, staremo a vedere come si decide di far proseguire il campionato di Serie A. Per ora le porte chiuse sembrano l'unica soluzione, ma spero che vengano prese le giuste decisioni, nella speranza che l'intero campionato non venga annullato.
Sempre e comunque. Forza Inter!