E anche quando si gioca bene non è detto che si portino a casa ...
E anche quando si gioca bene non è detto che si portino a casa i tre punti. Questa è la lezione imparata ieri durante il match di Inter-Fiorentina. Una partita dominata in lungo in largo, un gioco convincente e bello da vedere, ma alla fine non si va più in là di un pareggio. E per fortuna aggiungerei, perché queste sono le tipiche partite in cui l'avversario fa un tiro, magari allo scadere dei novanta minuti, e segna. San Samir per fortuna fa un miracolo in extremis e sfata questa regola calcistica.
Ovviamente quando una squadra gioca bene, crea occasioni da gol ma non le sfrutta, si pensa subito alla poca lucidità dell'attacco, alla mancanza di cattiveria sotto porta. Beh, effettivamente non siamo stati impeccabili, ma tal Terracino sembrava indemoniato. Migliore in campo, indiscusso, ha parato anche gli insulti che Lukaku e il team d'attacco gli hanno lanciato. Impressionante. In giornata di grazia o il nuovo Buffon.
Per il resto, come detto sopra, non ho nulla da recriminare ai nostri. È stata una bella partita in cui, oltre alla strepitosa partita del portiere Viola, anche la sfortuna ha condito questo 0-0 di rammarico. Due pali pieni fermano la nostra corsa verso il secondo posto ma ci garantiscono, qualora la Lazio dovesse vincere, di rimanere comunque a +1 sui bianco celesti. Dando un'occhiata alla classifica ormai il team Europa è già pronto, a meno che non dovesse rifermarsi il mondo.
Un calcio comunque strano che, anche dopo la notizia che il pallone d'oro 2020 non verrà assegnato, sembra proprio una scampagnata con amici. Non riesco a percepire la sfida, la lotta e la competizione.
Speriamo tutto questo finisca presto e si possa ritornare negli stadi, nei pub ad abbracciarsi e soprattutto che il calcio torni quello di prima.
Sempre e comunque...
Forza Inter!