Wow. Il campionato non poteva cominciare che con una partita al cardiopalma. Inter, la ...
Wow. Il campionato non poteva cominciare che con una partita al cardiopalma. Inter, la solita. Destabilizzante, imprevedibile e tenace. Penso che solo noi tifosi Nerazzurri possiamo capire cosa vuol dire tifare per quei due colori, per quella maglia.
Un match davvero spettacolare, sia per numero di gol che per giocate individuali. La partita comincia subito in quarta, con un'imprecazione a il gol di Kouamè su dormita generale della nostra difesa. Si può dire che il primo quarto d'ora lo abbiamo regalato agli avversari. Ribery sembra ritornato giovane e lì davanti semina paura e panico.
Poi, sul più bello per la Fiorentina, e dopo un rigore non rigore, Lautaro Martinez si rifà con un siluro da fuori area che si insacca là dove nessuno può prenderla.
Il primo tempo finisce sul pari e ancora nulla sembra deciso.
La ripresa comincia subito scoppiettante. Il Toro Martinez, con perseveranza e fortuna si libera del suo avversario e, dalla sinistra si accentra per liberare un tiro/cross che per nostra fortuna sbatte sulla coscia di Ceccarini e si insacca alle spalle dell'estremo difensore della Fiorentina.
La carrellata di emozioni comincia qui perchè, come in una partita di tennis, i gol fioccano come la neve.
Poco dopo è la Fiorentina, con Castrovilli e l'ausilio di Ribery, a rimettere in pari il punteggio. Passa poco e ancora il francese inventa un passaggio da mani nei capelli che libera Chiesa e apre in due la difesa. 2-3 e tutto è da rifare.
È in questi momenti che l'Inter sa tirare fuori il suo carattere. Ormai siamo abituati a soffrire e poi rinascere.
Tutto sembra ormai perduto. Mancano 4 minuti alla fine e siamo sotto di uno. All'improvviso un guizzo sulla fascia destra ci fa alzare dal divano. Hakimi si libera dell'uomo, mette la palla in centro e Lukaku, con un po' di fortuna la butta dentro. “Tutto sommato un punto contro la Fiorentina non è male” ho pensato... non sapendo che, come nelle più belle storie, il finale è una sorpresa.
Ormai il cronometro segna la fine del tempo regolamentare. Mancano solo pochi secondi e il quarto uomo sta per indicare i minuti di recupero. Calcio d'angolo per i nostri, battuta corta, cross sul secondo palo e, come una talpa dalla tana, D'Ambrosio emerge dalla terra e incorna alle spalle di Drągowski.
Wow!
Inter... Forza Inter!