Era da tanto tempo che volevo scriverlo, e oggi mi posso togliere questo peso: ...
Era da tanto tempo che volevo scriverlo, e oggi mi posso togliere questo peso: siamo finalmente primi! Primi davanti a quei sopravvalutati dei rossoneri, ai romanisti, alla rubentus, primi davanti a tutti.
Una squadra che vedo finalmente scendere in campo per vincere, convinta della sua superiorità tecnica e del suo strapotere fisico, con gli occhi di tutti i suoi interpreti saldamente fissati sull’obiettivo dei 3 punti. Soprattutto dopo l’incredibile sconfitta dei cugini contro lo Spezia. Ecco quello che noi tifosi vogliamo.
Dopo un avvio più accelerato da parte dei biancocelesti, quest’anno ancora imbattuti in Serie A, siamo noi a prendere in mano le redini del gioco e a innescare una serie di verticalizzazioni, soprattutto per Perisic, con Eriksen assoluto padrone tattico del centrocampo. Da queste arriva un tiro di Lautaro veramente fuori di poco, e il mio primo mezzo infarto.
Ma l’esultanza è soltanto rimandata al 20’, quando l’ennesimo ottimo scambio Lukaku-Lautaro (ormai la coppia mi sembra sempre più affiatata) manda l’attaccante argentino a tu per tu con il portiere biancoceleste, costringendo il difensore Hoedt ad una disperata rincorsa culminata con il fallo. Ora qui io vorrei aprire una parentesi, perché secondo me oltre a essere un fallo netto questo è anche un intervento da ultimo uomo, e quindi da rosso. Come è possibile che, nel dopopartita che ho seguito su Sky, nessuno dei sedicenti giornalisti presenti in quel salotto abbia saputo controbattere alle assurde lagne del solito Simone Inzaghi, un ottimo allenatore che però spesso e volentieri lo sentiamo lamentarsi di presunti torti che vede soltanto lui? Come ci si può lamentare di un rigore, a suo giudizio, netto ma “difficile da digerire perché ha indirizzato la gara”? Mah, mistero. Avrei voluto vederli giocare in 10 per più di un’ora per sentire cosa sarebbe stato capace di dichiarare.
Comunque, tornando a noi e a la cosa più importante, dagli 11 metri si presenta il solito Lukaku che, neanche a dirlo, si avvicina a CR7 in vetta alla classifica marcatori spiazzando Reina e portandoci in vantaggio. Uno a zero, bene così!
Il primo tempo va avanti con un paio di timidi tiri da parte di Immobile e Luis Alberto a spezzare, in realtà, una serie di occasioni da parte nostra. Tanto che allo scadere troviamo anche il gol del raddoppio, sempre con Lukaku che si ritrova la palla sul destro dopo un contrasto di Brozovic sulla trequarti. Vi dico soltanto che mi sono alzato per esultare e mi sono accorto soltanto dopo qualche minuto che c’era un vizio di fuorigioco. Un vizio che però la moviola ha successivamente escluso, e quindi con il sedicesimo gol del belga andiamo negli spogliatoi sul 2 a 0 e io posso tranquillamente continuare a esultare in giro per casa.
Nel secondo tempo giochiamo più di ripartenza, e andiamo anche vicini al 3 a 0 con un’occasione a mio parere sprecata da Hakimi, ma come sempre il calcio non è una scienza esatta e così, al 62’, una punizione dal limite battuta malissimo da parte di Savic trova la deviazione fortunata di Escalante che finisce alle spalle di Handanovic.
La gara è incredibilmente riaperta, e io ricomincio nervosamente ad agitarmi sul divano già impaurito da ciò che mi aspetterà nell’ultima mezzora. E invece passano due minuti e un nostro contropiede si trasforma nel terzo gol, con Lukaku che si mangia letteralmente Parolo per arrivare davanti a Reina e scaricare un pallone facile facile al suo compagno di reparto argentino. Palla appoggiata in rete, 3 a 1 per noi! L’attaccante belga si dimostra stratosferico, un giocatore decisamente sopra la media della Serie A, e lo fa vedere anche intorno al 70’ quando scarica una bordata troppo centrale, che viene neutralizzata dall’estremo difensore della Lazio.
Nuovamente in vantaggio di due gol la partita si abbassa notevolmente di ritmo, e nonostante un altro paio di occasioni innocue per parte, di fatto, non succede niente.
O meglio, qualcosa succede: al triplice fischio siamo primi in classifica: godimento assoluto.
E ora mi aspetta una settimana mangiato dall’ansia, perché se domenica alle 15.00 riusciamo a vincere il derby vorrà dire che saremo primi con 4 punti di distacco!
Sempre, sempre, sempre forza Inter.